Determinanti di sopravvivenza nel carcinoma dell’endometrio: tumore di grado 3, invasione profonda del miometrio e coinvolgimento dello stroma cervicale


Ricercatori dell’University of British Columbia a Vancouver in Canada, hanno valutato i fattori associati alla sopravvivenza dopo linfoadenectomia per tumore dell’endometrio e i loro effetti in relazione alla terapia sistemica.

Lo studio retrospettivo di coorte ha coinvolto 316 donne con cancro dell’endometrio sottoposte a chirurgia con linfoadenectomia nel periodo 1996-2000.

L’esito primario era la sopravvivenza generale a 5 anni.

L’età media delle donne arruolate nello studio era di 62.2 anni.

Il 12% ( n=38) delle donne ha mostrato positività dei linfonodi pelvici e il 23.7% ( n=75 ) ha ricevuto radioterapia pelvica adiuvante.

L’età superiore a 60 anni, un tumore di grado 3, l’invasione profonda del miometrio ( superiore al 50% ) e il coinvolgimento stromale cervicale sono risultati associati a un maggior rischio di morte rispetto alle categorie di riferimento.

Non sono state osservate differenze nella sopravvivenza in accordo a co-morbilità, stato socio-economico o a invasione dello spazio linfovascolare.

La sopravvivenza generale a 5 anni è stata del 53.1% per le pazienti con linfonodi negativi con 2 o 3 fattori di rischio uterini e del 75% per le pazienti con linfonodi positivi e nessun fattore di rischio uterino o solo uno.

Lo stato dei linfonodi pelvici non è risultato un determinante indipendente di sopravvivenza ( linfonodi positivi: hazard ratio, HR=1.39 ).

In conclusione, fattori di rischio uterino ad alto rischio, tra cui tumore di grado 3, invasione profonda del miometrio e coinvolgimento dello stroma cervicale sono determinanti più significativi di sopravvivenza nel tumore dell’endometrio rispetto allo stato dei linfonodi.
I fattori di rischio uterini dovrebbero essere presi in considerazione indipendentemente dallo stato dei linfonodi nel caso di terapie sistemiche per massimizzare gli esiti di sopravvivenza. ( Xagena_2009 )

Kwon JS et al, Obstet Gynecol 2009; 114: 736-743



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