Cancro dell'endometrio: Selinexor, un inibitore selettivo dell’exportina 1


Il cancro dell'endometrio è la neoplasia ginecologica più comune e rappresenta il 6% di tutti i tumori femminili. La maggior parte dei casi si verifica nelle donne in postmenopausa, con il maggior numero di donne che sviluppano i loro tumori durante il sesto decennio.

La forma istologica più comune di cancro endometriale ( circa l'80% di tutti tumori ) è l'adenocarcinoma endometrioide. Raramente si incontrano tumori sierosi, a cellule chiare, mucinosi, squamosi e indifferenziati.

Mentre in molti casi la terapia primaria del cancro endometriale ha come obiettivo la guarigione, in circa il 25% dei pazienti si verificano recidive, comunemente entro 3 anni dalla diagnosi.

Tumori ricorrenti localmente limitati alla vagina possono essere curati in alcuni casi con un intervento chirurgico e radioterapia; le recidive sistemiche sono di solito considerate incurabili e sono tipicamente trattate con terapia sistemica.

I pazienti con tumori avanzati o ricorrenti che sono negativi per i recettori del progesterone o non rispondono alla terapia ormonale sono considerati per la chemioterapia.

I farmaci attivi comprendono composti del Platino, taxani e antracicline. I tassi di risposta del singolo agente osservati variano tra il 20 e il 35%.
Le percentuali di risposte risultano aumentate quando vengono impiegate varie terapie di combinazione, anche se non è chiaro se ciò conferisca un vantaggio di sopravvivenza.

Per i pazienti con malattia avanzata, la terapia standard di prima linea è costituita da Carboplatino e Paclitaxel, o combinazioni di Cisplatino e Doxorubicina più o meno Paclitaxel.

La stima della sopravvivenza libera da progressione dopo la risposta alla chemioterapia è ritenuta essere di 4,5 mesi.

I dati di uno studio di fase III di prima linea per il carcinoma endometriale metastatico o ricorrente hanno dimostrato che la combinazione di Carboplatino e Paclitaxel ha un'efficacia equivalente e sostanzialmente minore tossicità rispetto alla combinazione dei tre farmaci Cisplatino, Paclitaxel e Doxorubicina.

Tuttavia, per le pazienti in progressione dopo la chemioterapia iniziale vi sono limitate opzioni di trattamento e la prognosi rimane severa.

Exportina 1 XPO1 è il principale esportatore endo-nucleare di proteine regolatorie della crescita e geni onco-soppressori, tra cui p53, p73, p21, p27, NPM1, FOXO e I-kβ.
Selinexor ( Nexpovio ) è un inibitore selettivo dell’exportina 1 ( XPO1 ). In uno studio aperto di fase 2 ( SIGN study ), Selinexor è stato somministrato mono o bisettimanalmente alla dose di 50 mg/mq come singolo agente a pazienti con neoplasie ginecologiche in stadio avanzato. Effetti collaterali di grado 3 come fatigue ( 15% ), trombocitopenia ( 23% ) e anemia ( 11% ) sono stati osservati con la somministrazione bi-settimanale, mentre sono risultati significativamente ridotti con la singola somministrazione settimanale ( fatigue 5%, trombocitopenia 0% e anemia 5% ). Trend simili sono stati osservati per le tossicità di grado 2, con tassi di risposta comparabili tra i due dosaggi.
In questa popolazione di pazienti la monosomministrazione settimanale di Selinexor come singolo agente è la schedula preferita.

Nello studio SIGN 23 pazienti con carcinoma recidivato dell’endometrio senza ulteriori opzioni terapeutiche dopo almeno 1 linea di chemioterapia sono state trattate con Selinexor alla dose di 50 mg/mq due volte alla settimana.
Le pazienti avevano ricevuto una media di 2 precedenti linee di chemioterapia ( range 1-5 ).
Nove delle venti pazienti valutabili ( 45% ) hanno ottenuto un controllo di malattia di almeno 12 settimane, con 5 pazienti ( 25% ) trattate per più di 20 settimane.
Tre pazienti ( 15% ) hanno mostrato una risposta confermata secondo i criteri RECIST 1.1.
Nella coorte di pazienti con tumore ovarico lo studio SIGN ha mostrato come la dose di 50 mg/mq una volta a settimana fosse in grado di ottenere risultati paragonabili alla somministrazione bi-settimanale con un miglior profilo di tossicità. ( Xagena_2020 )

Fonte: MITO Group, 2020

Xagena_Medicina_2020