Studio MONALEESA-3: Ribociclib associato a Fulvestrant nel cancro al seno HR+/HER2- avanzato o metastatico


Sono stati presentati ii risultati dello studio clinico MONALEESA-3 che hanno mostrato come Ribociclib ( Kisqali ) abbia conseguito un miglioramento significativo della sopravvivenza globale ( OS ).

Questo è il secondo studio di fase III in cui la terapia di combinazione con Ribociclib ha raggiunto l’endpoint secondario di sopravvivenza globale in un’analisi ad interim programmata.

Lo studio MONALEESA-3 ha valutato l’efficacia e la sicurezza di Ribociclib in combinazione con Fulvestrant in donne in post-menopausa con cancro al seno avanzato o metastastico positivo per i recettori ormonali e negativo per il recettore 2 del fattore umano di crescita epidermica ( HR+/HER2- ).

In Italia vivono più di 37.000 donne con diagnosi di tumore della mammella metastatico.
La classe degli inibitori CDK4/6 permette di evitare il ricorso alla chemioterapia in prima linea o di posticiparla, con vantaggi per le pazienti in termini di qualità di vita e di minore tossicità.
Ribociclib rappresenta la prima molecola di questa classe che, in due studi clinici di fase III, ha dimostrato di prolungare in maniera significativa la vita delle donne in pre- e post-menopausa, in combinazione con un inibitore dell’aromatasi e Fulvestrant.

Ribociclib in combinazione con Fulvestrant ha raggiunto l’endpoint secondario di sopravvivenza globale, dimostrando un miglioramento statisticamente significativo di sopravvivenza con una riduzione del 28% del rischio di morte ( OS mediana non-raggiunta vs 40,0 mesi; HR = 0,724; IC 95%: 0,568-0,924; p = 0,00455 ).
La significativa estensione di sopravvivenza ha raggiunto i criteri di interruzione precoce per efficacia in un’analisi ad interim prespecificata.
A 42 mesi, i tassi stimati di sopravvivenza sono stati del 58% per la combinazione con Ribociclib contro il 46% per Fulvestrant da solo.
I risultati nei sottogruppi in prima e seconda linea, incluse le pazienti che recidivano entro 12 mesi dal trattamento adiuvante, sono in linea con quelli della popolazione globale.

Anche la sopravvivenza libera da progressione ( PFS ) in prima linea di trattamento è stata raggiunta in questa analisi e ha dimostrato che Ribociclib in combinazione con Fulvestrant ha una sopravvivenza mediana libera da progressione di 33,6 mesi rispetto a 19,2 mesi nel braccio placebo ( HR = 0,546; IC 95%: 0,415-0,718 ). Inoltre, la necessità di utilizzare la chemioterapia è stata ritardata in tutte le pazienti trattate con Ribociclib e Fulvestrant ( HR = 0,696; IC 95%: 0,551-0,879 ).

MONALEESA-3 è il più ampio studio che ha valutato un inibitore CDK4/6 e Fulvestrant come terapia iniziale in donne in post-menopausa ( n=726 ). Lo studio ha incluso donne non precedentemente trattate con terapia endocrina, comprese quelle con diagnosi de novo e con recidiva oltre i 12 mesi, donne con recidiva entro 12 mesi di terapia adiuvante e donne la cui malattia era andata in progressione durante la terapia endocrina per la malattia avanzata.

Gli eventi avversi di grado 3/4 di interesse speciale più comuni osservati in questa analisi nelle pazienti che hanno ricevuto Ribociclib e Fulvestrant rispetto al solo Fulvestrant erano neutropenia ( 57,1% vs 0,8% ), tossicità epatobiliare ( 13,7% vs 5,8% ) prolungamento del tratto QTc ( 3,1% vs 1,2% ), disturbi respiratori ( 2,3% vs 3,3% ) e malattia polmonare interstiziale ( 0,2% vs 0% ). ( Xagena2019 )

Fonte: ESMO ( European Society for Medical Oncology ) Meeting, 2019

Xagena_Medicina_2019